westworld - dove tutto e' concesso - stagione 2 (2018)

E' veramente reale la piena consapevolezza dei robot oppure c'è un deus ex machina che ha scritto ancora una volta le loro storie. Una falsa consapevolezza di ribelle spietata, di un'umanità conquistata. C'è sempre questo dubbio di fondo per una stagione che mostra le carte fin da subito. Il livello è sempre elevato, non proprio all'altezza della prima stagione, ma comunque buono, anche se qualche personaggio come Dolores per esempio, tende lievemente ad appiattirsi. Il percorso è però inverso. Se la prima stagione gli spazi di Westworld erano ampi ma sostanzialmente chiusi, nella secondo prevale una sorta di forza centrifuga che amplia ai dismisura tali confini. E poi c'è sempre il tema del libero arbitrio, quella caratteristica così umana, ultima tappa per le macchine di diventare come i loro creatori, nel bene e nel male. Da vedere assolutamente l'ottavo episodio, di una bellezza e di una poeticità rari per una serie televisiva.